Siamo a novembre ed in Toscana è tempo di raccogliere le olive. In realtà molti hanno già iniziato ad ottobre per avere un olio più profumato e per evitare che agenti atmosferici ed altro possano danneggiare il raccolto. E quindi anche io – essendo poco impegnata - quest’anno ho anticipato la raccolta del mio piccolo oliveto, ed ho già il mio olio nuovo!
È sempre un’emozione quando sono al frantoio e seguo le varie fasi della produzione: prima le olive vengono pesate, poi un macchinario soffia via le foglie, quindi un altro le lava (con acqua ovviamente) e da lì passano alla frangitura.
La fase più importante è quella della gramolatura, in un macchinario che letteralmente impasta le olive frante per almeno 40 minuti, permettendo all’olio di uscire fuori dalla polpa.
E alla fine da tutto questo frastuono di macchine e motori esce un oro liquido così profumato che mi verrebbe voglia di assaggiarlo subito mettendo un dito sotto la cascata verde – ma lo raccolgo in un contenitore e lo porto a casa, pronto per essere gustato su una piacevole bruschetta o uno dei piatti tipici della tradizione toscana.
E per chi sta pensando di venire in Toscana e desidera assaggiare del buon olio di oliva, date un'occhiata ai miei tour dei frantoi a questo link
Dato che la quantità di olio che il mio piccolo oliveto produce non è mai abbastanza - a parte qualche annata speciale come il 2018 in cui ho avuto abbastanza olio per due anni - lo acquisto dal mio frantoio di fiducia per assicurarmi di averne a sufficienza fino alla prossima raccolta.
Perché noi toscani mettiamo l’olio di oliva praticamente su tutti i piatti crudi e cotti, e quindi me ne serve tantissimo! Non vi sto a dire quanti litri ne utilizzo all’anno … provate ad indovinare!